Da Bordighera fino a Pigna
Dove il sole crea e si riposa alle spalle di Bordighera fino a Pigna.
Alla scoperta di tre particolari “paesi appesi”, quelli che i francesi chiamano villages perchés, arrampicati su colline verdi di olivi e circondati da montagne di roccia e abeti. Un itinerario che vi porta dritti al cuore delle tradizioni e dei sapori più veri, tra capolavori dell’arte sacra e della tavola, terre coltivate e magnifici panorami che si aprono fino al mare.
Durata del percorso
circa 1 ora e 36 minuti
Lunghezza del percorso
52,4 chilometri
Si parte dal centro di Bordighera percorrendo il tratto urbano dell’Aurelia (corso Italia) a destra, verso ponente, e giunti nel comune di Vallecrosia si prende a destra via Roma che prosegue verso l’entroterra come SP 59 attraversando le campagne e i centri abitati di Vallecrosia Alta (piccolo borgo di antiche case in pietra), San Biagio della Cima, terra di rose e di mimose, e Soldano dalle cui vigne nasce un ottimo Rossese di Dolceacqua DOC.
Una tortuosa salita finale permette di raggiungere, dopo 30 minuti e 16 km, Perinaldo, terra di astronomi meravigliosamente adagiato su un crinale e aperto a panorami dalle Alpi Liguri alla Corsica.
Venti minuti e 7 km sono necessari per scendere e risalire con tante curve dalle stelle di Perinaldo al labirinto di vicoli e piazzette di Apricale lungo le SP 62 e 63. Da qui la SP 63 scende verso il borgo e il castello di Isolabona a metà della val Nervia; si risale quindi la valle in direzione nord lungo la SP 64 sino a raggiungere dopo una ventina di minuti e 10 km un borgo circondato da boschi e da montagne, meravigliosamente aggrappato alla sua collina: Pigna.
Terminata la visita occorre ridiscendere tutta la val Nervia sulla SP 64 sino alla costa; in mezz’ora e 19 km si arriverà sull’Aurelia SS 1 tra Ventimiglia e Camporosso, accanto al torrente ormai prossimo a sfociare in mare.
In totale sono circa 1 ore e 36 minuti, 52,4 chilometri.
Perinaldo
Bandiera Arancione
Perinaldo, un borgo tra le stelle.
Percorrendo l’Aurelia da Bordighera a Vallecrosia e salendo verso l’entroterra con la SP 59 si toccano l’antico borgo di Vallecrosia Alta, San Biagio della Cima e Soldano, tra mimose e vigneti di Rossese.
La tortuosa salita finale porta dopo 30 minuti e 16 km a Perinaldo, una stella nel firmamento dei borghi della Liguria. Affacciato su un crinale che regala panorami mozzafiato verso il mare a sud e verso le Alpi Marittime a nord, vi aspetta un magnifico borgo “vicino alle stelle”, culla di alcuni grandi astronomi, tra i quali il celebre Gian Domenico Cassini che fu matematico e astronomo del Re Sole.
Un paese che brilla anche per il valore della sua terra e della sua tradizione culinaria, dove i campi coltivati fanno nascere saporiti carciofi senza spine portati qui da Napoleone e oggi Presidio Slow Food. E poi uliveti secolari che danno in dono un olio extravergine d’eccellenza, prezioso ingrediente di succulenti piatti come le meesane – fiori di zucca ripieni – e il fugassun di verdure. Delizie che ben si accompagnano a un bicchiere di Rossese di Dolceacqua DOC. Uscendo dal paese, 20 minuti e 7 km di curve bastano per raggiungere il labirinto di vicoli e piazzette di Apricale lungo le SP 62 e 63.
ARTE
Museo Cassiniano, Planetario, Sistema Solare in scala 1:10 miliardi, Giardino delle Stelle, Meridiana della Chiesa della Visitazione, organo Agati.
ENOGASTRONOMIA
Carciofo di Perinaldo Presidio Slow Food, olio extravergine d’oliva DOP, meesane, coniglio alla perinaldese.
EVENTI
Rassegna del Carciofo e dell’Olio, Perinaldo Festival “Terre d’Orlamonde”.
SPORT
Pesca sportiva.
NATURA
Osservatorio Astronomico “G.D.Cassini”, lago Funtanin.
Apricale
Bandiera Arancione, uno dei Borghi più belli d'Italia
Apricale, il paese appeso al sole.
20 minuti e 7 km di curve lungo le SP 62 e 63, tra boschi e belle viste sulle Alpi Liguri, sono sufficienti per trasferirsi da Perinaldo a un particolarissimo e sorprendente borgo arroccato sulle colline del Ponente ligure, Apricale “il paese di pietra”. Una cascata di pietra vi appare alta sul ripido pendio, dandovi il benvenuto fra lecci e olivi aggrappati a rocce quasi verticali. Un paese “aprico”, ovvero esposto al sole, come la parola latina apricus ben esprime. E non è un caso che in epoca medievale fu anche chiamato “paese della Lucertola”, dal simpatico minisauro che dà il nome al castello medievale e sorveglia amichevolmente il rebigo di caruggi, archivolti e case coi muri colorati dai murales.
Scoprite i suoi angoli più remoti, perdetevi in un affascinante dedalo di viuzze che vi portano alla piazza “a due piani”, chiusa da edifici insigni, la chiesa, l’oratorio, il palazzo del Comune e il castello. Qui potete vivere la sua anima più autentica e genuina, respirare atmosfere lontane anni luce dalla modernità, tra partite al pallone elastico e recite a teatro.
In fondo al paese vi aspetta la “via dei frantoi” con sette antichi testimoni dell’economia del passato e del presente: Apricale è “Città dell’Olio” e il suo “oro liquido” serve – tra l’altro – per preparare le pansarole, frittelle dolci offerte in piazza durante la sagra settembrina e per condire lo stoccafisso a cui si può accompagnare la birra artigianale apricalese. Lasciando il borgo, la SP 63 scende verso la val Nervia toccando il borgo e il castello di Isolabona; risalendo la valle lungo la SP 64 in venti minuti e dieci km si arriva a Pigna, circondato da boschi e da montagne.
ARTE
Castello della Lucertola con Galleria del Teatro e Museo storico, piazza a due livelli, S.Maria degli Angeli con affreschi.
ARTIGIANATO
Atelier e botteghe d’arte.
EVENTI
Teatro estivo “…e le stelle stanno a guardare”, Sagra delle pansarole, mostre d’arte al Castello.
ENOGASTRONOMIA
Olio extravergine d’oliva DOP, birra artigianale, pansarole con lo zabaglione, zafferano.
SPORT
Pallone elastico in piazza.
Pigna
Bandiera Arancione
Pigna, acque solforose, arte sacra e fagioli.
Da Apricale la SP 63 scende verso il borgo di Isolabona in val Nervia; risalendo la valle sulla SP 64 in venti minuti e dieci km si arriva a un paese aggrappato alla sua collina tra boschi e montagne: Pigna è un delizioso e minuscolo borgo che si distingue subito per il suo particolare profilo urbanistico.
Ecco un compatto corpo di casupole, riunite “a pigna”, attraversato da un fitto intreccio di vicoli (si chiamano chibi cioè “bui”) con archivolti, logge coperte, piccole piazze con le tracce di sei forni da pane. Addentratevi e scoprite sorprendenti edifici religiosi come la quattrocentesca parrocchiale di San Michele, arricchita da un bellissimo rosone in marmo e uno sfarzoso polittico del 1500 del maestro Giovanni Canavesio.
Adesso rigeneratevi scendendo verso valle e ammirando quello che i romani chiamavano lacum putidum, “lago che puzza”, dove le acque solforose hanno dato vita oggi a una celebre stazione termale.
A monte del borgo potete raggiungere Buggio, altro piccolo “alveare” di case in pietra al confine fra il paesaggio mediterraneo degli olivi e quello alpino dei monti Toraggio e Pietravecchia con le abetaie e i pascoli. Anche la cucina qui tocca vette di qualità, grazie a ingredienti genuini e ricette particolari, come i “Rundin dell’Angelo” – i fagioli bianchi da gustare con la capra (Crava co-i faxeui) e nel minestrone – e il formaggio di malga che con patate, fagioli, rape, porri, aglio entra nella “cucina bianca” dei pastori delle Alpi Liguri.
Sapori che ben si sposano con un ottimo Rossese di Dolceacqua o un Ormeasco di Pornassio, due nobili DOC delle Alpi Liguri. Uscendo da Pigna si ridiscende tutta la val Nervia sulla SP 64 sino alla costa; in mezz’ora e 19 km si arriva sulla SS 1 Aurelia, tra Ventimiglia e Camporosso.
ARTE
Chiesa di San Michele col polittico, chiesa di San Bernardo con affreschi, borgo alpino di Buggio, santuario di Passoscio.
TRADIZIONI
Museo Etnografico dell’Alta Val Nervia.
EVENTI
Festa del Pane nero, Sagra del fagiolo bianco, Sagra del gran pistau, Sagra della caldarrosta.
ENOGASTRONOMIA
Fagiolo Bianco di Pigna – Presidio Slow Food, capra coi fagioli, formaggio di malga, gran pistau.
SPORT
Trekking, mtb, scialpinismo, attività termali.
ITINERARI A PIEDI
Alta Via dei Monti Liguri e sentieri ad essa collegati, Sentiero degli Alpini.
NATURA
Lago Pigo, Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri, monti Toraggio e Pietravecchia, abetaia di Gouta, Foresta Demaniale Testa d’Alpe, Grotte dei Rugli.