Alle spalle delle Cinque Terre
Luoghi incantati e leggende alle spalle delle Cinque Terre.
Da uno dei borghi delle Cinque Terre incastonato nella scogliera, inizia un viaggio alla scoperta dei prodotti agricoli tradizionali attraverso storia e natura. Percorrendo la verde Val di Vara si viene coinvolti nella spiritualità dei suoi borghi medievali contornati da boschi e acque purissime.
Durata del percorso
circa 48 minuti
Lunghezza del percorso
26 chilometri
L’itinerario parte dal borgo di Vernazza, perla delle Cinque Terre, ci si dirige verso l’entroterra lungo la SP 61, poi a sinistra la SP 51, qui superato il crinale si inizia a scendere verso i boschi della media Val di Vara lungo la SP 38 sino al nascosto grazioso borgo di Pignone, in 27 minuti per 13,5 km di viaggio. Da qui si prosegue verso il fiume Vara lungo la SP 34 attraverso boschi che celano piccole grotte d’interesse naturalistico e storico e i borghi di Casale e Villa.
La SP 34 s’immette infine nella SS 1 Aurelia nei pressi di Borghetto di Vara; nel centro del paese sulla sinistra inizia la SP 566 da seguire verso il casello autostradale per superarlo e raggiungere sulla SP 7, dopo 20 minuti e 12 km da Pignone, il centro storico “a tenaglia” di Brugnato.
In totale, 48 minuti e 26 chilometri.
Vernazza
Uno dei borghi più belli d'Italia
Vernazza, uno stile coordinato con il mare.
La più elegante tra le Cinque perle della Riviera Spezzina, impreziosita da colori, forme e texture paesaggistiche sorprendenti: ecco Vernazza. Entrate nel vivo di questo borgo gioiello, tra vicoli strettissimi, brevi arpaie (scalinate), portici e logge, case dalle diverse cromie, portali scolpiti, negozietti e trattorie. Scendete in piazza Marconi e siete sul porticciolo, tra vivacità, profumi del mare e raffinatezze architettoniche, il cantu de musse (l’angolo delle chiacchiere), i bei palazzetti porticati e le case a struttura medievale.
Salite ora fino al castello, roccaforte dell’XI secolo edificata quasi a picco sul mare, dalla sua torre Doria circolare vi aspetta un panorama mozzafiato sul borgo e verso le “Terre” sorelle poco lontane. Ma lo spettacolo non finisce qui. Sulle ripide colline intorno a Vernazza risplendono i chilometri di fasce terrazzate dove maturano al sole le preziose uve da vino.
E’ da qui che nasce il bianco delle Cinque Terre apprezzato già dai Romani, ottimo per accompagnare una frittura di acciughe appena pescate. Ora per proseguire l’itinerario è necessario dirigersi verso l’entroterra lungo la SP 61, poi a sinistra SP 51; da qui superato il crinale si scende verso i boschi della media Val di Vara lungo la SP 38 sino al grazioso e un po’ nascosto borgo di Pignone, in 27 minuti per 13,5 km di viaggio.
ARTE
Santuario Madonna di Reggio, castello Doria, chiesa di Santa Margherita d’Antiochia.
ENOGASTRONOMIA
Vino DOC Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà, acciughe, limoni, miele, olio DOP.
ITINERARI A PIEDI
Sentiero costiero delle Cinque Terre, Alta Via delle Cinque Terre, via dei Santuari.
SPORT
Trekking, vela.
NATURA
Vigneti terrazzati, Parco Nazionale delle Cinque Terre, lecci monumentali della Madonna di Reggio.
Pignone
Bandiera Arancione
Pignone, tra i ricordi del Re Cigno.
Da Vernazza una serie di strade provinciali conducono al crinale che separa le ripidità delle Cinque Terre dai boschi della media Val di Vara; è la SP 38 a scendere in 27 minuti per 13,5 km di viaggio sino a Pignone, quasi nascosto tra i boschi, tra il verde fitto e intenso, “Porta delle Cinque Terre”. Un antichissimo borgo che rievoca le gesta di Cicno, il leggendario re dei Liguri dalla voce melodiosa che amava la musica e fu tramutato in cigno da Zeus. Pignone accoglie e sorprende i suoi ospiti con i sapori dei prodotti agricoli tradizionali, lo spettacolo delle grotte carsiche, dimora di geotritoni e pipistrelli, e poi il castellaro dell’Età del Bronzo che vive nel bosco e un centro storico dai colori vivaci. Passeggiate e viaggiate nel tempo, perdetevi in un dedalo di viuzze e carruggi, poi vivete un momento di raccoglimento nella romanica-settecentesca pieve di Santa Maria Assunta. Da non perdere i ruderi del ponte dell’acquedotto cinquecentesco che si incontrano a monte del paese lungo la strada per le Cinque Terre. Dai capolavori della storia a quelli della tavola il passo è breve, sedetevi in una tipica trattoria e gustate la saporita salsiccia locale, abbinando un rinfrescante vino bianco proveniente dai vigneti delle vicinissime Cinque Terre. Una terra che diletta fino in fondo. Uscendo dal paese si prosegue verso il fiume Vara lungo la SP 34 attraverso boschi e piccoli borghi agricoli. La SP 34 s’immette nella SS 1 Aurelia nei pressi di Borghetto di Vara, dove inizia la SP 566 da seguire verso il casello autostradale per superarlo e raggiungere, dopo 20 minuti e 12 km da Pignone, il centro storico di Brugnato.
ARTE
Centro storico, ruderi dei ponti medievali, castellaro preistorico.
ARTIGIANATO
Lavorazione del legno.
EVENTI
Corteo storico in ricordo del passaggio dell’Imperatore Arrigo VII di Lussemburgo nel 1312; mostra mercato “Gli Orti di Pignone”.
ENOGASTRONOMIA
Salsiccia, cipolla rossa, susina “balle d’ase”, fagiolo dell’aquila, fagiolo lumé, fagiolo lupinaro, patate e pane di patate, fugassette.
ITINERARI A PIEDI
Alta Via delle Cinque Terre, Sentiero Mare-Monti, percorso botanico delle grotte.
NATURA
Grotte carsiche.
Brugnato
Bandiera Arancione, uno dei Borghi più belli d'Italia
Brugnato, fedele alla sua storia e alla sua natura.
Da Pignone si scende verso il fiume Vara lungo la SP 34, si arriva alla SS 1 Aurelia nei pressi di Borghetto di Vara, dove inizia la SP 566 da seguire verso il casello autostradale per superarlo e raggiungere dopo 20 minuti e 12 km, il centro storico di Brugnato, un borgo che pulsa nel cuore delle valli appenniniche, nella storia e nella fede. Scoprite un piccolo centro abitato e un magnifico paesaggio, entrambi di profonda ispirazione, di sapori e passione per il lavoro. Qui il valore della terra, oggi Parco naturale di Montemarcello-Magra, si unisce al valore delle preghiere e delle antiche gesta monastiche. Trovate così inaspettati momenti di raccoglimento, di silenzio e di benessere. Sentimenti che potete vivere passeggiando nel pittoresco centro storico, con le case dai colori tenui, e lungo i sentieri poco fuori porta, nel verde della natura. Tanti i luoghi di culto, la sontuosa cattedrale, i piccoli santuari e conventi antichi e poi ancora tracce più ancestrali del passato come il ponte medievale sul fiume Vara o i tratti signorili come il Palazzo Vescovile. Dai piaceri della storia e dello spirito a quelli della tavola, in pochi passi. Fermarsi in una trattoria o in un antico forno non è peccato, anzi. Alcuni miracoli nascono tra i piatti a base di castagne e nella dolcezza dei tipici canestrelli.
ARTE
Museo diocesiano (Palazzo Vescovile), antico ponte medievale sul Vara.
EVENTI
Sagra del Canestrello (domenica delle palme), Infiorata del Corpus Domini, Castagnata (ottobre).